Ambiente

ecco alcuni cenni sulla geografia, le origini geologiche, la fauna e la flora di questa bella regione d'Italia

Fra le alte valli dei fiumi Foglia e Marecchia, al confine tra Marche, Toscana ed Emilia Romagna, sorge il massiccio del Montefeltro che è parte dell’appennino marchigiano ed è dominato dal monte Carpegna alto 1415 m. (stazione sciistica invernale). Speroni di roccia calcarea, dirupi, dolci colline, boschetti e campi coltivati si alternano rapidamente dando origine a panorami aspri e selvaggi, dolci e rilassanti allo stesso tempo.

Orograficamente e per tradizione i comuni che appartengono al Montefeltro sono San Leo, Pennabilli, Carpegna, Pietrarubbia, Sassocorvaro, Macerata Feltria e altri meno noti, ma, considerata la vicinanza territoriale e la storia che li accomuna, anche Urbania, Sant’Angelo in Vado e la stessa Urbino ne vengono considerati parte.

Come il resto delle Marche, anche il Montefeltro era sommerso dal mare (200 milioni di anni fa) poi forti spinte tettoniche, circa 15 milioni di anni fa, hanno dato origine alla sua conformazione collinare/montagnosa. Successivamente il vento e l’acqua hanno inciso e modellato le valli e hanno messo allo scoperto pareti e speroni, anche imponenti, di roccia calcarea bianca, grigia o rosa. Spettacolari sono per esempio lo sperone di roccia su cui sorge la fortezza di San Leo, la Gola del Furlo, la grande parete a strapiombo del monte Carpegna.

Sebbene non appartenga al Montefeltro, il mare, quello dei nostri giorni, è vicinissimo (40 minuti da Ca' Cellino) e in qualche modo completa questo territorio. Quando il cielo è limpido dal monte Carpegna il panorama arriva fino alla costa. Non esistono tante località dalle quali, mentre si sta sciando, si ammira il mare!